I 3 cervelli nell’uomo: comprendere il neuromarketing attraverso la teoria del cervello trino

Scopri come la teoria del Cervello Trino illumina le strategie di neuromarketing, collegando cervello primitivo, emotivo e razionale con il comportamento dei consumatori

Una teoria particolarmente influente nella comprensione del comportamento dei consumatori è quella del Cervello Tripartito, sviluppata dal neuroscienziato Paul MacLean negli anni ’60. Secondo questa teoria, il cervello umano si compone di tre parti distinte, ognuna sviluppatasi in fasi diverse dell’evoluzione. Questi tre cervelli interagiscono tra loro influenzando profondamente la nostra percezione e reazione agli stimoli esterni, inclusi quelli legati al marketing. In questo articolo, approfondiremo come la teoria del Cervello Tripartito offre spunti rilevanti per comprendere meglio il neuromarketing e le sue strategie.

1. Cervello Rettile (istinto)

Conosciuto anche come:

  • Complesso R
  • Cervello di base
  • Cervello primitivo
  • Cervello istintivo

Funzioni principali:

  • Istinti di sopravvivenza
  • Comportamenti automatici
  • Reazioni di lotta o fuga

Alla base del nostro cervello troviamo il cervello rettile, la parte più antica e primitiva. Questa sezione è responsabile dei nostri istinti di sopravvivenza più basilari: lotta, fuga, alimentazione e riproduzione. Funziona in modo automatico e non è influenzato da logica o ragionamento. Nel contesto del neuromarketing, il cervello rettile può essere stimolato attraverso messaggi che evocano un senso di urgenza o sicurezza. Ad esempio, le vendite lampo o le garanzie di sicurezza dei prodotti possono attivare questa parte del cervello, spingendo i consumatori verso decisioni d’acquisto rapide e istintive.

PRO

Reazione Rapida: Il cervello rettile è eccellente nel promuovere reazioni istintive e rapide, utili in situazioni di emergenza o quando è necessario prendere decisioni rapide.

Sopravvivenza: Guida comportamenti fondamentali per la sopravvivenza come la ricerca del cibo e la protezione da minacce.

Esempio: Nel neuromarketing, una pubblicità che enfatizza la limitata disponibilità di un prodotto può stimolare il cervello rettile, spingendo a un acquisto immediato per non perdere l’opportunità.

CONTRO

Limitato Ragionamento: Non coinvolge ragionamento o pensiero critico, potendo portare a decisioni impulsive o irrazionali.

Resistenza al Cambiamento: Il cervello rettile tende a preferire la familiarità, rendendo difficile adottare nuove abitudini o prodotti.

2. Sistema Limbico (emozione)

Conosciuto anche come:

  • Cervello mammifero inferiore
  • Cervello medio
  • Cervello emotivo

Funzioni principali:

  • Gestione delle emozioni
  • Memoria a lungo termine
  • Comportamenti e reazioni emotive

Salendo nella struttura cerebrale, incontriamo il sistema limbico, spesso definito come il centro delle emozioni. Questa parte del cervello gestisce le reazioni emotive e gioca un ruolo fondamentale nella formazione dei ricordi. Il sistema limbico è cruciale nel neuromarketing, in quanto le decisioni d’acquisto sono profondamente influenzate dalle emozioni. Una pubblicità che tocca le corde giuste dell’emozione può rendere un marchio memorabile e stimolare la fedeltà del cliente. Pensiamo, per esempio, alle pubblicità che usano storie toccanti o umorismo: entrambe strategie efficaci per coinvolgere il sistema limbico.

PRO

Gestione delle Emozioni: Fondamentale per elaborare e rispondere alle emozioni, giocando un ruolo cruciale nel formare ricordi emotivi duraturi.

Decisioni Empatiche: Permette di connettersi emotivamente con gli altri, favorendo decisioni basate sull’empatia e sulle relazioni.

Esempio: Le pubblicità che raccontano storie emotive o mostrano testimonianze toccanti possono influenzare fortemente i consumatori tramite il sistema limbico.

CONTRO

Vulnerabilità Emotiva: Può portare a decisioni guidate esclusivamente dalle emozioni, senza un adeguato equilibrio razionale.

Suscettibilità a Bias: Le emozioni possono creare pregiudizi o false percezioni, influenzando negativamente il processo decisionale.

3. Neo-corteccia (ragione)

Conosciuto anche come:

  • Cervello mammifero superiore
  • Cervello razionale
  • Cervello umano

Funzioni principali:

  • Pensiero critico
  • Risoluzione di problemi
  • Linguaggio e comunicazione

Infine, abbiamo la neo-corteccia, la parte più recente del cervello in termini evolutivi. La neo-corteccia è associata al pensiero razionale, alla pianificazione, al linguaggio e alla consapevolezza di sé. Questa parte del cervello permette agli esseri umani di pensare e ragionare in modo critico. Nel neuromarketing, il coinvolgimento della neo-corteccia è importante per convincere i consumatori che necessitano di logica e ragionamento nelle loro decisioni di acquisto. Fornire informazioni dettagliate sul prodotto, dati, statistiche e argomentazioni logiche può essere particolarmente efficace per stimolare questa parte del cervello.

PRO

Pensiero Critico: Permette analisi complesse e pensiero critico, essenziale per prendere decisioni ponderate e informate.

Creatività e Apprendimento: Fondamentale per la creatività, l’apprendimento e l’adattamento a nuove situazioni o informazioni.

Esempio: Nel neuromarketing, fornire dati dettagliati, recensioni, e informazioni tecniche può soddisfare il bisogno di analisi critica della neo-corteccia, influenzando positivamente il processo decisionale.

CONTRO

Analisi Eccessiva: Può portare a “paralisi da analisi”, dove la sovrabbondanza di informazioni e opzioni ostacola la capacità di prendere decisioni.

Resistenza all’Istinto: A volte, può sopprimere risposte emotive o istintive che potrebbero essere benefiche o più adatte in certe situazioni.

L’Integrazione dei Tre Cervelli nel Neuromarketing

La vera magia del neuromarketing si verifica quando si riesce a coinvolgere tutte e tre le parti del cervello in un messaggio di marketing equilibrato. Una campagna efficace dovrebbe suscitare una reazione emotiva (sistema limbico), garantire sicurezza o urgenza (cervello rettile) e fornire informazioni sufficienti per soddisfare il pensiero razionale (neo-corteccia). Ad esempio, una pubblicità di un’auto che mostra la sicurezza del veicolo (cervello rettile), la gioia di guidarla (sistema limbico), e fornisce dati sui consumi di carburante (neo-corteccia), può essere particolarmente efficace.

Per sintetizzare

L’approccio del neuromarketing basato sulla teoria del Cervello Tripartito fornisce una comprensione approfondita di come i diversi aspetti del cervello umano influenzino il comportamento dei consumatori. Il cervello rettile, con le sue risposte istintive e di sopravvivenza, può essere stimolato da messaggi che creano un senso di urgenza o sicurezza. Il sistema limbico, al centro delle nostre emozioni, è fondamentale nella creazione di un legame emotivo con i consumatori, rendendo i marchi memorabili e influenzando le decisioni di acquisto. Infine, la neo-corteccia, responsabile del pensiero critico e razionale, è coinvolto quando i consumatori cercano informazioni dettagliate e logica nelle loro scelte. L’integrazione efficace di strategie mirate a ciascuna di queste aree cerebrali può portare a campagne di marketing complessivamente più efficaci e coinvolgenti, creando un equilibrio tra emozione, istinto e ragionamento.